22 Set “La montagna nel bicchiere | A 60 anni dalla tragedia del Vajont”
Il racconto drammatico dei giorni del Vajont, cosa è accaduto il 9 ottobre 1963, chi c’era e chi non c’era più, le colpe e cosa è rimasto. Per decenni si è parlato di catastrofe naturale. Nel cimitero di Fortogna ci sono duemila tombe, metà sono vuote, l’acqua e il fango non hanno mai restituito i corpi.
Una tragedia annunciata, le colpe non sono da attribuire al destino, ma all’avidità degli uomini, agli interessi talmente grandi da nascondere per decenni responsabilità e complicità. Una sentenza attesa decenni ha reso in qualche modo giustizia.
Sessant’anni dopo, cosa è rimasto nella memoria collettiva degli italiani.
Sabato 7 ottobre alle ore 20, presso la tensostruttura in Castello San Salvatore, un giornalista (Edoardo Pittalis) e due musicisti (il cantautore Gualtiero Bertelli e Cimo Nogarin) ripercorreranno la storia sulle cronache di allora e sulla memoria di oggi. Parole, canzoni, musiche e immagini per non dimenticare. E la voce del coro dei bambini di Longarone del 1963, trovata in una cassetta di latta che ha resistito al fango. Voci incise su un vecchio magnetofono. Quasi tutti quei bambini sono morti quella notte del 9 ottobre.
Per l’occasione verranno proiettate delle fotografie inedite della tragedia scattate da Giorgio Salomon, che racconterà la sua esperienza in prima persona.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti con priorità alle prenotazioni.