"Rime e terzine, canti e decadi" di Çlirim Muça

Presentazione di Rime e terzine, canti e decadi di Çlirim Muça a cura di Lorella De Bon.

“Certamente, questo mio umile lavoro è un tributo al grande poeta Dante, ma, allo stesso tempo, un esempio di come la rima incatenata, di sua invenzione, si possa impiegare anche nella nostra epoca.
Le mie letture di poesia sono un andirivieni dal passato al presente, dai grandi della nostra letteratura ai poeti moderni, da chi è già famoso a chi è ancora da scoprire. Può un poeta di oggi esprimersi in rima? Con versi in terzine, con sonetti o madrigali? […] Riversare il nostro talento nelle forme inventate dai geni del passato farebbe bene alla poesia in generale. Ma spetta al lettore l’ardua sentenza!”.

Arrivato per caso alle forme poetiche che pervadono questa raccolta, a un certo punto della sua ricerca l’autore si è soffermato sull’armonia e sulla musicalità dei dieci versi. Prendendo spunto dalla decade ha poi composto i canti da cento versi ciascuno, non di più, perché raggiungere i canti della Commedia di Dante «sarebbe quasi un sacrilegio».
Guardando al passato, dunque, trasla nel presente forme e strutture, tentativi che possiamo definire “esercizi di stile” in cui Çlirim Muça esprime tematiche universali, come l’amore, la morte, Dio, Paradiso e Inferno, il rapporto tra genitori e figli, ma al contempo apre un dialogo con l’attualità della guerra e del genocidio.
Un libro che guarda al passato e alla sua ispirazione, ma non dimentica il mondo che ci circonda: la dedica al popolo palestinese è la firma del sentimento che l’autore profonde nei suoi versi.

La Vita Felice