11 Set Le architetture dei luoghi
Sabato 5 ottobre alle ore 11.00 e alle 14.00 l’Ordine Architetti della Provincia di Treviso e la Fondazione Architettura di Treviso organizzano due incontri sul diverso modo di interpretare il tessuto artistico, storico e culturale dei luoghi.
Momento di incontro collettivo per promuovere non solo la cultura architettonica del territorio a cui apparteniamo, ma l’importanza dell’impegno sociale ed etico nel fare “il mestiere dell’architetto”.
L’incontro delle ore 11 titola: “Paesaggio, geologia, nutrimento” e vede gli interventi di Fiorenzo Valbonesi, Joao Nunes, Roberto Bossi con l’enologo Umberto Marchiori.
L’appuntamento fa parte del format “Osteria dell’Architetto – la cultura del saper fare” ed è un evento dedicato agli appassionati di architettura e vino.
Un’occasione di confronto, accompagnata dalla degustazione di vini e di prodotti locali. I relatori sono figure dalle competenze trasversali: architettura, enologia, agronomia, imprenditoria, paesaggio, turismo, gastronomia e arte.
Nel contesto di un convegno di architetti, la relazione tra “Paesaggio, geologia, nutrimento” può essere esplorata attraverso il prisma dell’interazione tra l’ambiente naturale e le attività umane, in particolare per quanto riguarda la progettazione sostenibile, la pianificazione territoriale e la valorizzazione delle risorse locali. La geologia è il fondamento su cui si sviluppa il paesaggio. Per gli architetti, comprendere la geologia di un territorio è essenziale per progettare in modo coerente con l’ambiente naturale. Architetti e urbanisti devono tener conto delle caratteristiche geologiche per garantire che le costruzioni siano integrate nel paesaggio naturale. Il paesaggio non è solo uno sfondo estetico, ma una risorsa funzionale che contribuisce alla produzione di cibo e al benessere della comunità. Ecco quindi l’importanza dell’intervento di Umberto Marchiori, voce autorevole, uno dei nuovi esperti italiani in materia di cultura vitivinicola e di scienze agrarie. Questo approccio integrato ecco allora che va a promuovere una visione olistica, dove l’architettura diventa un catalizzatore per lo sviluppo sostenibile e la qualità della vita.
Sempre in cantina Conte Collalto dalle ore 14.00 alle 16.00 si terrà invece un incontro di approfondimento su “Fabulism” condotto da Giulia Pozzi e Mirko Andolina.
Fabulism è uno studio di progettazione sperimentale con sede a Berlino che opera all’intersezione tra architettura, paesaggio e urbanistica. La loro ricerca è incentrata sui processi di adattamento dello spazio ai cambiamenti climatici, sociali ed economici. La ricerca di Fabulism si muove in modo interdisciplinare e crede nel ruolo produttivo del paesaggio e nella creazione di spazi sociali ed ecologici
Apertura iscrizioni dei due eventi dal 18 settembre 2024 collegandosi al sito: www.ordinearchitettitreviso.it. Evento gratuito.
Gli incontri dedicati all’architettura e al paesaggio proseguono poi al Castello San Salvatore dove alle 17.30 la Fondazione Benetton proporrà la presentazione del libro sul Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2023-24 “L’Espacio Esclultorico e il paesaggio del Pedregal de S. Angel, Messico”. Presentazione a cura di Mario Lupano, storico e critico dell’architettura, Università Iuav di Venezia; Luigi Latini, architetto paesaggista, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche e di Patrizia Boschiero, responsabile delle Edizioni della Fondazione Benetton Studi Ricerche. Il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino è una campagna di studio e di cura rivolta a un luogo particolarmente denso di valori di natura, di memoria e di invenzione, promossa e organizzata ogni anno, dal 1990, dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche. Il Premio intende contribuire a elevare e diffondere la cultura di “governo del paesaggio” e di “cura dei luoghi”; si propone come occasione e strumento per far conoscere, al di là dei confini delle ristrette comunità di specialisti, il lavoro intellettuale e manuale necessario per governare le modificazioni dei luoghi, per salvaguardare e valorizzare i patrimoni autentici di natura e di memoria; lavoro nel quale confluiscono scienze, tecniche, arti e mestieri diversi; lavoro che si svolge attraverso l’identificazione dei segni e dei caratteri costitutivi dei siti; lavoro che prevede atti creativi, programmi lungimiranti di rinnovo, pratiche quotidiane di cura e manutenzione, norme che regolano la convivenza, nello stesso luogo, di patrimoni naturali, sedimenti culturali e presenze umane; lavoro che rifugge da ogni fenomeno effimero o ricerca d’effetto, e che trova il suo difficile parametro nella lunga durata; lavoro che ricerca l’equilibrio tra conservazione e innovazione, in condizioni di continua mobilità del gusto e di permanente trasformazione del ruolo che la natura e la memoria esercitano nelle diverse civilizzazioni e fasi storiche.
L’Espacio Escultórico e il paesaggio del Pedregal de San Ángel, Messico è un libro a cura di Patrizia Boschiero e Luigi Latini -Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga edizioni.
Si tratta di un volume collettivo che mette insieme gli sguardi oltre venti autori, per lo più messicani, per raccontare dal punto di vista di discipline differenti che vanno dal paesaggismo all’architettura, dall’arte all’ecologia, dall’archeologia alla geologia, dalla biologia alla botanica, e anche attraverso lo sguardo di diversi fotografi contemporanei e dei primi del Novecento, il luogo al quale la Fondazione Benetton dedica la trentatreesima edizione del progetto di ricerca costituito dal Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino: l’Espacio Escultórico nel Pedregal de San Ángel, a Città del Messico. L’Espacio Escultórico è un luogo costituito da una grande opera d’arte collettiva che emerge da una vasta superficie lavica dove nel Novecento si sviluppano nuovi quartieri di Città del Messico e, soprattutto, una Città Universitaria. Un anello dentato del diametro di 120 metri, composto da 64 prismi in cemento, circoscrive un brano di suolo lavico “intatto”, rendendo manifesta la potenza espressiva di questo paesaggio, ma anche la sua condizione mutevole e fragile. Voluto dall’Università e inaugurato nel 1979, l’Espacio Escultórico esprime, nel cuore della Riserva Ecologica del Pedregal de San Ángel, il valore di un paesaggio – forgiato da un’antica eruzione vulcanica, quella del Xitle, avvenuta circa duemila anni fa – con cui la cultura messicana si confronta sul piano del suo valore ecologico ed evocativo, ma anche dei conflitti connessi con l’espansione di una megalopoli che ne accerchia il perimetro. Un paesaggio di pietra, e insieme ricco di una natura vegetale e animale varia e preziosa in termini ecologici e storici, un monito per il presente e per il futuro, al quale la lungimiranza progettuale dell’Università Nazionale Autonoma del Messico e la potenza dell’arte hanno saputo dare voce, e al quale il Premio Carlo Scarpa ha scelto di dare nuova risonanza con le sue attività e con questo libro.